BI24_2010/2020_DALLA REGIONE PIEMONTE/2. Sarno, Pd: “Usura: la Giunta Cirio metta a disposizione dei più deboli, i fondi per il sovra indebitamento”

Nonostante l’Assessore alle Politiche sociali, nel 2021, avesse commentato l’approvazione dello schema tipo del Protocollo di collaborazione da sottoscriversi tra la Regione Piemonte e il Tribunale di Torino come “una dimostrazione dell’attenzione e vicinanza concreta della Giunta di centrodestra ai tanti imprenditori abbandonati senza adeguati ristori”, precisando che il “nuovo provvedimento conteneva miglioramenti rispetto alla bozza ereditata dalla Giunta di centrosinistra”, l’erogazione dei fondi destinati alle vittime di usura e sovra indebitamento continua a essere bloccata.Ho interrogato, pertanto, l’Assessore competente per sapere quando sarà finalmente data piena attuazione alla normativa regionale vigente in materia, affinché i contributi a fondo perduto della Regione siano effettivamente disponibili per garantire a tutti i soggetti interessati l’accesso al percorso di uscita dallo stato di sovra indebitamento. Infatti, nello schema di Protocollo, è previsto che “I contributi saranno concessi fino ad esaurimento dei fondi disponibili ed i criteri e le procedure di concessione degli stessi saranno definiti con provvedimento regionale di concerto con Finpiemonte Spa”, ma, ad oggi, questi criteri non risulterebbero ancora definiti, nonostante l’Ente regionale sia stato in più occasioni sollecitato sia dagli Occ del territorio che dalle Fondazioni Antiusura” spiega Diego Sarno, Vicepresidente della VI Commissione del Consiglio regionale del Partito Democratico.
“Nel giugno 2017 il Consiglio regionale ha approvato una legge per prevenire e contrastare i fenomeni di usura, estorsione e sovra indebitamento (l.r. n. 8/2017) che ha istituito un Fondo regionale per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni dell’usura, dell’estorsione e del sovra indebitamento e per la solidarietà alle vittime e che ha previsto la possibilità di erogare a soggetti sovra indebitati, in possesso di un accordo omologato dal giudice, un contributo a fondo perduto a sostegno del percorso di uscita dallo stato di sovra indebitamento di importo variabile” prosegue l’esponente dem.
“E’ importante evidenziare, inoltre – prosegue il Consigliere regionale Pd – che continuano a essere numerose e ripetute le segnalazioni degli sportelli contro il sovra indebitamento del privato sociale che, nei fatti, spesso anticipano i fondi per avviare il piano di ripresa e copertura del debito. Questo accade perché per presentare la domanda agli Occ è previsto un costo e la quasi totalità dei soggetti indebitati non riesce neppure a sostenere tale quota. Nelle more dei provvedimenti attuativi regionali molti utenti non presentano le domande e, dunque, non accedono alla procedura proprio perché non dispongono dell’anticipo da versare agli Occ. Il contributo a fondo perduto della Regione dovrebbe essere utilizzato per garantire a tutti l’accesso alla procedura, anticipando quanto necessario prima che il piano sia omologato dal tribunale”.
“Nella sua risposta, l’Assessore alle Politiche sociali ha affermato che i ritardi sono stati determinati dall’emergenza pandemica. Decisamente mi sembra indecoroso da parte di questa Giunta continuare a utilizzare il Covid come scusa per tutte le mancanze e le inadempienze. Inoltre, lascia perplessi che i fondi siano stati stanziati solo nel Bilancio 2023 e che solo adesso si stia lavorando per stabilire i criteri di erogazione. Dall’Assessore alle Politiche sociali riceviamo ancora una volta una risposta inadeguata e, intanto, le persone più vulnerabili continuano a soffrire e Occ e Fondazioni hanno le armi spuntate. Infine l’Assessore ha precisato che a fine autunno 2023 ritiene di poter assumere gli atti necessari per poter finalmente erogare i fondi. Annunciamo fin d’ora che in autunno torneremo a farci sentire perché l’impegno preso oggi in Aula venga rispettato!” conclude il Consigliere regionale Pd.

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