BI24_2010/2020_DAL CAPOLUOGO/1. Durante l’ultimo Consiglio comunale, consegnata a Matilde Milan una “Menzione d’Onore”

Durante il Consiglio Comunale della Città di Biella di martedì 14 marzo il presidente del Consiglio Amedeo Paraggio ha conferito la “Menzione d’Onore” a Matilde Milan. La studentessa dell’Istituto tecnico superiore “Eugenio Bona”, indirizzo Turistico, si è classificata prima in Italia e 267° al mondo (su 22.800 studenti) al contest internazionale “Best in English”. “Questo splendido risultato merita il nostro plauso e incoraggiamento – ha poi detto il sindaco Claudio Corradino -. Ci complimentiamo con questa solerte studentessa, alla quale il talento indiscusso, la caparbietà, il duro lavoro e la determinazione hanno permesso di tagliare traguardi importanti ed emergere in sfide internazionali”.
Il primo cittadino ha poi ringraziato i consiglieri uscenti Arturo Speziga e Alberto Perini, augurando buon lavoro a Sonia Canella e Marta Florio; ha poi ricordato i compleanni del segretario generale Serena Bolici e dell’assessore Gabriella Bessone e fatto gli auguri a Marta Bruschi “in dolce attesa”. Il sindaco ha poi posto l’accento sulla sua assoluzione per non aver commesso il fatto: “un periodo lungo, di oltre tre anni, che ha chiuso una vicenda pesante. Un fatto positivo sia per me, sia per la città di Biella. Sarà un anno e mezzo combattuto, in cui faremo vedere tutto quello preparato in questi primi tre anni e dove amministreremo come sappiamo fare”.
Il consigliere Donato Gentile ha chiesto un minuto di silenzio per i profughi morti sulle coste calabresi “ma questo minuto va dedicato anche ad altri, come la giovane quindicenne scomparsa con la nonna in un terribile incidente sull’autostrada A4” ha concluso il sindaco. La seduta del Consiglio era iniziata con la trattazione di alcune interrogazioni, che avevano ad oggetto le luci spente nelle vie di Biella; il vecchio ospedale Asl di via Caraccio; la siccità e dichiarazioni del presidente Cordar; il gestore unico servizio idrico integrato Ato 2 e per finire la questione di via Rosazza: tutto è bene quel che finisce bene?

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