BI24_2010/2020_DALLA REGIONE PIEMONTE/1. Preioni, Lega: “Allontanamento zero: anche l’indagine della Procura dimostra che abbiamo avuto ragione”

_Alberto Preioni (Consigliere regionale Lega)
Siamo consapevoli che nessun giudizio definitivo è ancora stato espresso, ma l’indagine chiusa dalla Procura di Torino con 14 indagati e che ha al centro proprio il meccanismo degli affidi a Torino e in Piemonte pare confermare, nei suoi primi riscontri, molte delle storture che abbiamo denunciato in questi anni e che ci hanno conviti della necessità della legge ‘Allontanamento Zero’. Da quanto è possibile apprendere in questa fase, infatti, due bambini sarebbero stati strappati alla loro famiglia d’origine sulla base di presunti ausi che non sarebbero in realtà mai avvenuti, ma comunque usati come pretesto per darli in affido a una coppia composta da due donne.
Affido che per altro sarebbe durato più di due anni, e quindi oltre i limiti. Inoltre l’inchiesta dimostrerebbe, come da noi sostenuto, che soggetti coinvolti nel caso Bibbiano agivano e agiscono anche in Piemonte. Nelle carte, infatti, compare il nome dell’ex moglie di Claudio Foti, lo psicoterapeuta con comunità terapeutica a Moncalieri condannato in primo grado nel processo sugli affidi in Val d’Enza, e a sua volta rinviata a giudizio per la stessa vicenda. Un caso isolato, si dirà. Ma quando di mezzo c’è il benessere, la crescita e il futuro dei minori anche un solo caso è di troppo.
Ed è per questo che abbiamo approvato ‘Allontanamento Zero’: perché non ci siano mai più affidi immotivati o peggio fuorilegge, ma perché un bambino possa vivere nella sua famiglia, anche quando questa sta attraversando un periodo di difficoltà economica. L’indigenza, o peggio le accuse di false violenze costruite ad arte, in Piemonte non saranno mai più la ragione per vedersi strappare per sempre i propri figli.

I commenti sono chiusi.