BI24_2010/2020_LA PAROLA AI LETTORI. Alberto Barbera risponde a Marina Alberghini: “Esiste ancora l’autodeterminazione dei popoli?”

_Alberto Barbera
Non so chi sia questa Marina Alberghini… Magari sarà una persona di altissima cultura e censo sociale, mi sembra però che dimentichi un punto fondamentale. E’ valido il principio dell’autodeterminazione dei popoli oppure no? Se è valido, ciascuno “dovrebbe avere il diritto” di decidere cosa fare e quindi, nel caso specifico, se il popolo ucraino ha deciso di uscire dalla “sfera” russa” – ed io che conosco quei posti li capisco – ha tutto il diritto di pensarlo ed operare per il raggiungimento del fine.
Nel caso invece che il principio non sia più valido, allora si dica chiaramente che andare a votare, scegliere i propri rappresentanti, decidere le proprie politiche, sono solo una presa in giro ed una perdita inutile di tempo e soldi. Qualcuno deciderà per noi e noi ci accontenteremo di fare i sudditi! Il fatto che i russi conoscono solo la diplomazia dei tanks è anche un dato incontrovertibile: 1956 Budapest, 1968 Praga, 1981 Varsavia. E 2022 Kiev. Non sono date e basta, dietro quei numeri ci sono morti, rovine e distruzioni! Il risultato quale è stato? Che quei popoli hanno raggiunto il loro scopo e la Russia è sempre ricordata in quei Paesi non certo in modo amichevole.
A me dispiace quanto accade in Ucraina, in quanto non nego che in passato avevo più volte apprezzato certe prese di posizione di Putin. Poi mi sembra di sentire e anche leggere (vedi “La Verità”) delle affermazioni fatte da persone al di fuori della realtà e che vivono in un mondo che non è quello in cui viviamo, che ci siano gruppi estremisti che operano in Ucraina, si chiamino Azov o Centuria o altro.
Può essere benissimo, ma quando la situazione degenera non si guarda molto per il sottile: basta vedere chi si era aggregato ai partigiani durante la nostra guerra civile… Questa è purtroppo è la realtà! Se sono aggredito dai russi e scopro che qualcuno combatte accanto a me contro di loro, non cerco di toglierli le armi perché hanno una ideologia diversa dalla mia, ben venga il loro aiuto, poi a “bocce ferme” se ne riparla.
Concludo ricordando un piccolo aneddoto storico… Voltaire, in vista a Mosca, parlando con la Zarina Katerina affermò che ogni donna aveva un prezzo. Katerina si risenti in modo violento e gli chiese se quindi anche lei avesse un prezzo. Voltaire imperturbabile rispose: “Si Maestà… la Crimea!”. Cambiano i regnanti ed i tempi ma non i problemi. Come un mio caro amico israeliano, che mi disse un giorno sconsolato: “Sono 2.000 anni che con i palestinesi ci tiriamo gli stessi sassi…”.

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