Storie di Piazza Aps ha dedicato un monologo alle donne nella passata stagione estiva svoltasi al Lanificio Botto di Miagliano, e lo spettacolo garbato, ironico e liberatorio di e con Roberta Correale è diventato a novembre 2021 in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, lo spettacolo di punta della città di Crema grazie alla Rete Antiviolenza delle associazioni locali e al sostegno dato dal programma e politiche di prevenzione e contrasto del fenomeno della violenza contro le donne, della Regione Lombardia.
Ad Alta voce, ritorna ora a Biella al Teatro Sociale Villani il 5 marzo, in collaborazione con il Comune di Biella e il Contato del canavese, offrendo un’occasione importante anche per la nostra città per riflettere sul tema. Sul palco una Roberta Correale mattatrice che con maestria, coraggio e ironia racconta in prima persona molestie e stupro, e il modo in cui sono stati interiorizzati ed elaborati attraverso un monologo intenso diviso in tre parti distinte. Ad alta voce ha le scenografie di Franco Marassi e la regia di Manuela Tamietti e Roberta Correale.
Lo spettacolo pone al centro una donna colta in diversi momenti della sua vita: una bambina, una giovane donna, una donna adulta, fornendo stimoli e riflessioni per gli ascoltatori, raccontando limiti culturali e distorsioni ma proponendo alla fine sguardi nuovi: è possibile trovare soluzioni che necessariamente dovranno essere personali per affrontare, in generale, il “diverso” dal previsto che ci ha colto come uno schiaffo della vita.
Il tema è difficile e non lascia lo spettatore alle prese con il trauma e le emozioni che si scatenano ma elabora la trasformazione dell’esperienza traumatizzante per farla divenire punto di forza e spinta per il cambiamento. Cambiamento come qualcosa di necessario alla vita, trasformazione nel senso di mutare forma, ovvero dare un senso al vissuto, trovare la chiave di volta che permetta di andare oltre dolore e rabbia, per ritornare a vivere. Vista la delicatezza della tematica è consigliato ad un pubblico maggiore di quattordici anni.
Roberta Correale, laureata in lingue straniere ha anche un Diploma di Attore di Prosa presso la Scuola di Teatro di Bologna “Galante Garrone”. Si definisce una ricercatrice, una persona che ricerca le memorie, i ricordi e i perché. Teatro, yoga, meditazione, natura sono parte del suo percorso di vita. Tanti pezzi per scoprirsi ed esplorarsi e tanti perché su tutto, soprattutto su se stessa. La scrittura è l’ultima arrivata, anzi ritrovata un giorno, magicamente, durante il periodo di chiusura dettata dall’emergenza sanitaria, ed è comparsa per unire il tutto. Così Roberta ha deciso di raccontarsi e la scrittura è diventata racconto e il racconto è diventato parola letta, poi parola detta e poi uno spettacolo: Ad alta voce.
Ecco alcuni commenti raccolti dagli spettatori al termine dello spettacolo: “Le parole possono muovere le coscienze, bisogna continuare a dirle”… “Grazie, soprattutto per la luce alla fine del cammino”… “Vorrei solo ringraziarla per l’immensa potenza portata sul palco”… “Emozioni in un crescendo continuo”… “Uno spettacolo inaspettato. Con parole chiare mi ha fatto capire la sofferenza che noi donne sentiamo per situazioni che ci vengono imposte, ma la voglia e la forza che troviamo sempre per uscirne”… “Bello, coinvolgente, intenso”. Ingresso 11 euro. Prenotazioni: 0125-641161 www.ilcontato.it.
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