BI24_2010/2020_IL MONDO VISTO DA BIELLA. Sandro Delmastro: “Il super-spione della regina parla per la prima volta in pubblico”

_Sandro Delmastro delle Vedove
Richard Moore è diventato capo del Secret Intelligence Service – più noto con la sigla MI6 – nell’ottobre del 2020, ma è dovuto trascorre più di un anno prima di sentirlo pronunciare il primo discorso in pubblico, cosa che ha fatto il 30 novembre 2021 all’International Institute of Strategic Studies. Nel discorso, dedicato al “Business dello spionaggio”, Moore ha elencato le “quattro grandi” priorità del servizio: Russia, Cina, Iran e il terrorismo internazionale. Riguardo la Russia, il capo dell’MI6 l’ha definita una “acuta minaccia” per il Regno Unito. Mosca compirebbe omicidi, attacchi cibernetici e cercherebbe di interferire nei processi elettorali degli altri Paesi (cosa che notoriamente Londra e Washington non fanno). Perciò, dice Moore, “Noi e i nostri alleati e partner dobbiamo individuare l’attività russa che contravviene al sistema internazionale basato sulle regole ed opporci ad essa”.
Parte di detto sistema è la difesa dell’Ucraina e il rifiuto di riconoscere la Crimea come parte della Russia. Per quanto riguarda la Cina, questa è “uno stato autoritario con valori diversi dai nostri” e i suoi servizi di intelligence “sono molto efficaci e continuano a condurre operazioni di spionaggio su vasta scala contro il Regno Unito e i nostri alleati”. Inoltre, le autorità cinesi non usano solo “tecnologie di controllo e sorveglianza” a casa loro, ma le vendono continuamente ad altri governi, “espandendo la rete di controllo autoritario nel pianeta”. Benché Moore stavolta non lo abbia menzionato, in occasioni precedenti ha affermato che il tema principale della politica estera è “l’emergenza climatica”.
Lo scorso aprile ha confermato che gli agenti dell’MI6 monitorano i principali inquinatori del pianeta, presumibilmente con l’intenzione di lanciare operazioni segrete, miranti ad allinearli agli obiettivi internazionali. Sul terrorismo, il massimo che la super-spia britannica ammette in pubblico è che, allo scopo di “indebolire i gruppi terroristici esistenti” ed impedirne la crescita, “L’MI6 continua a reclutare agenti nelle organizzazioni più pericolose nel mondo.” Si tratta di un eufemismo, sapendo che Londra è da decenni il centro di reclutamento del terrorismo internazionale e in particolare di quello “islamista”, per il quale si è guadagnata il soprannome di Londonistan.

I commenti sono chiusi.