BI24_2010/20_STORIE DI COVID E DEHORS/1. Occhieppo: la titolare di “Sut l’ala” e il funerale (con assembramento) della… porta accanto

“Porgo le mie sentite condoglianze ai famigliari del defunto… E mi scuso se allo stesso tempo domando ai carabinieri che hanno accusato me e i miei clienti di fare assembramento nel nostro gazebo di 25 metri quadrati con 20 posti a sedere e tutto aperto! Mi domando dove sia la differenza… devo comprare la Bibbia al posto del menù? Volete qualche Padre Nostro? Non è un problema: dopo una certa ora i miei ragazzi lo sapranno citare a memoria! Fateci la cortesia… noi rispettiamo i morti e voi provate a rispettare i vivi. Vivi che cercano semplicemente di lavorare per mangiare!”.
‘Amen’, viene da dire, vista la situazione: a parlare è infatti la proprietaria del bar “Sut l’Ala” di Occhieppo superiore, che in questi primi giorni di zona gialla, di fronte alle accuse da parte delle Forze dell’Ordine di ‘generare’ assembramenti nel suo dehor, ha deciso di rispondere… con una foto. La vedete qua sopra: si tratta dell’entrata delle chiesa parrocchiale del piccolo centro della Valle Elvo, durante un funerale avvenuti in questi giorni… Viene da dire, che non è sicuramente la sua clientela, a trasgredire le norme anti covid…

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