BI24_FLASH_LA QUESTIONE/1. L’Uaar Biella: “Gravidanze e fine della vita: i medici lascino da parte le proprie convinzioni personali”

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_Cristiano Larghi (Uaar Biella)
L’Unione atei agnostici razionalisti si batte da sempre per la libertà di scelta di ogni persona. Le convinzioni non professionali dei medici possono condizionare l’esito delle nostre scelte. La ragazza che si affida a un ginecologo conosce le sue convinzioni morali e religiose e come influiscono sulla sua pratica professionale? La donna che ha bisogno di un contraccettivo d’emergenza si sarà fatta questa domanda? Negli ospedali sono più del 50% (con forti variabilità da Nord a Sud) i ginecologi obiettori.
Ci sono stati casi in cui hanno ostacolato l’Ivg (Interruzione Volontaria di Gravidanza) o hanno deciso di non sottoporre la gestante a test per individuare in fase prenatale precoce gravi handicap che potrebbero far scegliere l’aborto. E’ fondamentale avere un ginecologo di fiducia del quale sono note le convinzioni e l’Uaar invita perciò a chiedere al medico per saperlo prima che sia tardi. Un altro problema può riguardare tutti di fronte alle scelte di fine vita. Un medico che considera la vita indisponibile perché di Dio potrebbe non tenere conto delle nostre volontà se non possiamo esprimerle.
Ma anche se fossimo in grado potrebbe curarci secondo le proprie convinzioni morali contro la nostra volontà. Non mettiamo affatto in discussione la competenza professionale dei medici. Ma vi sono situazioni in cui è indispensabile stare attenti ai consigli che riceviamo (per esempio sulla contraccezione) e alle cure che ci propongono (che potrebbero rappresentare un accanimento terapeutico). Perciò e` importante scegliere con accortezza il medico in cui riporre la nostra fiducia e al quale affidare la nostra vita o il suo termine. La nostra libertà è un bene prezioso. Esercitiamola sin dall’inizio e fino alla fine. Non affidiamoci al caso.

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